È di turismo che abbiamo veramente bisogno?

Da oltre un anno e mezzo viviamo in un clima di incertezza generale e di emergenza politica, economica, sociale, ambientale.
Il turismo, la più grande industria del secolo, è in ginocchio.

L’ambiente marino e terrestre è sotto continua minaccia ecologica oggi aggravata dall’inquinamento di mascherine e guanti.
Gli incendi stanno devastando la Terra compromettendo interi ecosistemi.
Il nostro modo di vivere, di lavorare, di muoversi, di relazionarsi, di stare insieme è cambiato radicalmente.

Stiamo vivendo la conseguenza delle convinzioni, delle scelte e delle azioni di ognuno di noi. È uno specchio che riflette il nostro vero volto. Non è il mondo a crollare ma siamo noi, il nostro modo di vivere si sta esaurendo con il suo mondo che diventa sempre più insostenibile.
Fortunatamente la fine indica sempre un nuovo inizio che sfocia in un altro tempo, in un altro uomo, in un altro mondo. Saranno i pensieri, le scelte e le azioni di oggi a determinare forma e sostanza.

C’è urgenza di un pensiero alto, di bellezza, di dialogo onesto, di azioni mirate al bene comune e di cooperazione leale che non perda di vista ciò che essenziale e necessario per rifiorire. Rielaboriamo il significato delle nostre vite e prendiamoci cura dell’Altro, della comunità in cui viviamo, dei luoghi che abitiamo, delle storie che siamo.
Impariamo ad essere prima che ad avere, comprendiamo a fondo che ciò che diamo è ciò che riceviamo, che non è il denaro ma la vita che ci rende ricchi e che diventare consapevoli ci permette di vedere il mondo da una prospettiva di unione. L’ospitalità salverà il mondo.

“𝘓𝘢 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘩𝘢 𝘥𝘶𝘦 𝘣𝘦𝘭𝘭𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘪 𝘧𝘪𝘨𝘭𝘪: 𝘭𝘰 𝘴𝘥𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘦 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰. 𝘓𝘰 𝘴𝘥𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘦 𝘦 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘳𝘭𝘦.” 𝘚𝘢𝘯𝘵’𝘈𝘨𝘰𝘴𝘵𝘪𝘯𝘰

L’ospitalità salverà il mondo
#hospitalitywillsavetheworld

Un’Edizione che abbraccia 2 anni

La VI edizione sarà di 3 giorni immersivi tra laboratori, incontri, talks ispirazionali ed esperienze. L’obiettivo è riflettere sul periodo che stiamo attraversando e ripartire dalle comunità lavorando attivamente su progetti identitari, sostenibili e integrati.

Il primo giorno avrà luogo il laboratorio HumanLab.
HumaLab è un metodo per trasformare i punti di interesse del “paesaggio umano” in direzioni, in modo da realizzare progetti di sviluppo e crescita consapevole per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di rinascita del territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione radicale.
In questo schema abbiamo costruito, in modalità open source, una serie di strumenti per la raccolta e la distribuzione di dati utili alla interpretazione di territori e persone: dei set di carte per guidare le comunità in un processo di autocoscienza e conoscenza.
Ogni dato raccolto è inserito in una base di dati aperta, libera e accessibile.
Condividiamo la definizione di Open Data più come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni.

La mattina del secondo e terzo giorno, durante i talk ispirazionali, si alterneranno speaker che affronteranno tematiche di attualità con lo scopo di trasmettere al pubblico come un cambio di paradigma è possibile.

Con questa edizione nasce il format Welcome Corner, video storie di Ospitalità e Turismo raccontate da personaggi italiani e internazionali già proiettati in una nuovo paradigma. Clicca qui per vedere i primi episodi.