Fare storytelling in una struttura ricettiva significa raccontarsi e farsi raccontare attraverso le storie degli ospiti che quotidianamente vivono un’ esperienza di viaggio, soggiorno e cultura. Jlenia Bennati, Responsabile meeting ed eventi di Villa Pirandello, ci racconta un modo di fare ospitalità tutto nuovo fatto di passione che si trasforma in racconto, scrittura, immagini e storie da condividere con il mondo “social”.
Storytelling legato al mondo dell’ospitalità è ciò che fa di Villa Pirandello uno story hotel. Quanto è importante l’uso del blog in una campagna di web marketing legata al mondo dell’ospitalità?
L’utilizzo del Blog Orme è il centro della nostra campagna di web marketing. Quest’ anno di sperimentazioni e tentativi ci ha fornito un riscontro ottimo: ci siamo resi conto dell’impatto davvero positivo che la parola scritta, in un contenitore curato e studiato, ha sulla web reputation della struttura.
E’ un ottimo mezzo per parlare di se e trasmettere tutti quei valori e messaggi che costituiscono il mondo dell’Ospitalità e ai quali cerchiamo di far sempre riferimento. Gli ospiti viaggiatori sono aperti alla lettura ed alla condivisione della parola, sono curiosi e vivaci e generalmente entusiasti di questo approccio.
Far parlare direttamente gli ospiti di sé e della propria esperienza di viaggio è un qualcosa che va oltre la semplice recensione sul servizio offerto. Quali sono i risultati ottenuti attraverso questo nuovo modo di fare ospitalità?
Il risultato lampante e più interessante è senza dubbio la disintermediazione nel rapporto con il futuro ospite. Da quando abbiamo iniziato a coinvolgere l’ospite nel condividere la propria esperienza di viaggio attraverso gli StoryBook presenti in ogni camera riportando poi i racconti sul blog, il nostro sito ha iniziato a suscitare un maggiore interesse.
Secondo l’analisi di dati recente, il tempo di permanenza sul sito è notevolmente aumentato e contestualmente sono cresciute le prenotazioni dirette.
L’altro dato, non meno importante, è il rapporto speciale che si crea con le persone che soggiornano o semplicemente passano da Villa Pirandello: si respira un’atmosfera di condivisione e amore per i viaggi; ne viene fuori un’accoglienza più naturale, basata sulla passione per la scoperta di mondi e culture diverse, sulla volontà di condividere le proprie esperienze.
E’ il peso del lavoro che scompare completamente e l’ospite respira questa sinergia.
La gestione delle relazioni interne e quelle esterne di un hyperconnected hotel prevede un approccio collaborativo e di condivisione. Quali sono i vantaggi legati all’iperconnessione di una struttura ricettiva?
Il vantaggio principale sta proprio nel modo di lavorare. Essere iperconnessi internamente, creare una rete di collaborazioni amicali basate su valori condivisi, oltre a trasmettere una grande energia allo staff, da modo di lavorare in modo più semplice.
La semplificazione nel lavoro, grazie alla facilità di gestione nel front office e back office, nel reperire contatti, informazioni, pareri ed idee innovative, fa si che il team di Villa Pirandello possa dedicarsi maggiormente al rapporto “effettivo” con l’ospite.
La rigidità di molte strutture ricettive, classicamente delineate, non dà modo al receptionist di turno di approfondire la conoscenza e quindi aprirsi a conversazioni e alla scoperta dell’altro, o dedicarsi ad immaginare soluzioni alternative ed efficienti, progetti stimolanti o ancora migliorare piccoli dettagli del proprio lavoro.
Condividere con partner e collaboratori le proprie idee, ricevere riscontri, discuterne e progettare con passione è il motore principale di questo straordinario lavoro. Cercare una iperconessione esterna, aprirsi alla grande rete del mondo ci dà invece modo di raccontare uno spaccato di realtà che ci appartiene, far emergere il valore della cultura che rappresentiamo e allo stesso tempo ci rende pronti ad accogliere nuovi stimoli e conoscenze.