Uno dei momenti per noi più significativi, anche se forse tra i meno pubblicizzati, durante la terza edizione del Festival è stata la presentazione del Manifesto dell’Ospitalità: un decalogo di principi e valori che animano le buone pratiche per un turismo più consapevole, sostenibile e partecipativo.
Questa carta, condivisa da tutti gli attori che attualmente hanno aderito al progetto e in continuo aggiornamento ed evoluzione, è un viaggio tra i diversi volti dell’ospitalità: da pratica sublime del buon vivere a capacità di ascoltare e dialogare con l’altro; da opportunità di riscoperta di un luogo e della sua unicità a delicato equilibrio tra arte e tecnica di una professione; fino ad arrivare al concetto di ospitalità come valore supremo di civiltà e manifestazione di un’azione collettiva che guida al cambiamento culturale, economico e sociale di una comunità e un territorio.
È un viaggio di consapevolezza che fa comprendere quanto le parole siano importanti.
Il Manifesto è una sorta di libretto d’istruzioni che vuole ispirare e guidare verso un’educazione all’ospitalità.
Educazione all’ospitalità intesa nel suo senso etimologico ovvero quello di “tirar fuori”, quindi far emergere la propria vera natura ospitale e la propria unicità da donare all’altro. Educare nel senso di stimolare il nostro essere creativi.
Perché educare? Perché per attuare un cambiamento e non subirlo, non è sufficiente sapere ma è necessaria la consapevolezza, la condizione in cui la conoscenza di qualcosa si interiorizza, diventa profonda e in armonia col resto della persona trasformandosi in condotta di vita unica e pratica creativa quotidiana. Saper essere prima di saper fare.
Quindi l’ospitalità non si può insegnare; non è un dato o una nozione ma è il proprio modo di rapportarsi col mondo, il proprio modo di agire. L’ospitalità è un’esperienza e la consapevolezza non ci trasforma meccanicamente in persone ospitali ma certamente ci rende più attenti agli altri e alle azioni che compiamo verso di essi.
Siamo certi che, per creare solide basi per un turismo sostenibile e consapevole, sia necessario comprendere i valori e le motivazioni che stanno alla base dell’ospitalità poiché maggiore è la comprensione di questi aspetti, maggiore sarà la concentrazione e l’energia dell’azione che ne segue.
Siamo altrettanto certi che la condivisione di questi principi ci permetterà di entrare più facilmente in sintonia con realtà affini e di incontrare sempre più persone speciali durante il nostro cammino.
Solo consapevolezze condivise rendono possibile un agire comune.