18 Set 2015

Destination Marketing: Alessio Neri, partire per un viaggio e tornare con una storia

Il nuovo modo di fare Ospitalità di cui si parlerà durante la tre giorni reggina è basato sulla condivisione delle proprie esperienze di viaggio. Alessio Neri, CEO di Gente in Viaggio, ci racconta la sua “storia” fatta di storie: l’avventura di un blog fondato sui principi della gamification che premia chi condivide il proprio racconto di viaggio e fornisce ai visitatori informazioni e consigli.

Gente in Viaggio una community di storyteller basata sui principi della gamification. Come e quando nasce l’idea di un blog magazine operativo?

L’idea di Gente in viaggio forse l’ho incominciata a maturare una ventina di anni fa quando iniziavo a prendere il treno da solo con i miei amici per andare a passare delle giornate al mare nelle spiagge più belle della Calabria, quando ancora non avevamo neanche la patente. Come i frutti migliori per vedere la sua vera maturazione c’è stato bisogno di tempo. Prima sono diventato un blogger appassionato, poi ho preso due lauree. Il momento decisivo è stato quando insieme a Giusi ho fondato Asterisk edizioni. Ci eravamo quasi. Facevamo (ne faremo ancora) ebook che narrano territori ma ad un certo punto ci siamo resi conto che ci voleva anche qualcosa di più veloce. Va bene il digitale ma anche chi non è uno scrittore ha delle storie da raccontare. Abbiamo deciso di inventarci un gioco per dare un motivo alle persone di far uscire fuori dai loro salotti e dai loro bar preferiti le loro storie di viaggio. Abbiamo incontrato Sara ed è nato Gente in viaggio che ormai ha felicemente all’attivo centinaia e centinaia di storie, consigli ed esperienze di viaggio e di narrazione di luoghi ed esperienze uniche.

 

Blog, e-book e tante app. Hai qualche esempio di valorizzazione del nostro patrimonio storico/culturale attraverso l’utilizzo di questi nuovi linguaggi?

Per trovare delle buone pratiche sia dal punto di vista dell’idea che del design basta cercare qualcosa su Google. Quello che ancora non è possibile provare è il risultato concreto che queste esperienze digitali possono portare nei confronti di un territorio. Di base, penso che le tecnologie digitali costruiscano strumenti, il vero fattore di valorizzazione di territori ed esperienze turistiche sono le persone e la loro voglia di raccontare e condividere le proprie storie. Lo si può fare in maniera istituzionale, commerciale e personale. Mai come in questi casi è l’insieme che conta e non il singolo dettaglio.

 

Raccontare e condividere esperienze ed emozioni di viaggio. Come è cambiato il modo di viaggiare e con quali effetti sul settore dell’ospitalità?

È cambiato tutto e non è cambiato niente. Un mezzo di trasporto lo devi prendere lo stesso, a qualcuno la tua esperienza la racconterai e al ritorno porterai sempre con te dei ricordi che condividerai. Anche il sorriso di chi ti ospita è rimasto fondamentale. Se proprio devo pensare a qualcosa credo che l’unica cosa che sia cambiata veramente sia l’accesso alle informazioni. Grazie all’accesso ad internet da mobile, adesso è molto più facile superare lo scoglio dell’impiegato dell’ufficio informazioni che non fa il suo lavoro con passione.