Ispiriamo Nuove Forme di Turismo
Il Festival dell’Ospitalità è un evento che nasce nel 2015 con la missione di ispirare e educare operatori, comunità e territori a un turismo lento, sostenibile, responsabile ed ecologico fatto dalle persone per le persone.
È un Festival territoriale perché permette a chi lo ospita di partecipare attivamente all’organizzazione della tre giorni e di costruire la propria identità nazionale come destinazione di viaggio.
È un Festival nazionale perché è l’unico festival italiano dedicato all’ospitalità, ogni anno invita decine di operatori a offrire la propria testimonianza e il proprio mentoring in ambito turistico e attrae un pubblico sempre più vasto di operatori del settore provenienti da ogni parte d’Italia per partecipare a questo appuntamento imperdibile.


L’Ospitalità Salverà il Mondo
Il Festival è un movimento di professionisti, operatori, cittadini che opera con una visione comune.
Ripartire dalle comunità e dal territorio lavorando su progetti identitari, sostenibili e integrati e su nuove forme di turismo che abbiano come obiettivo quello di creare un’economia del Bene Comune che possa soddisfare i bisogni e gli interessi di tutte le parti coinvolte partendo da un processo inverso rispetto a quello incentrato sul prodotto, adottato da sempre dalle destinazioni turistiche.
Noi infatti parliamo di destinazioni ospitali, i cui principi nascono da una domanda che ci siamo posti nel corso dell’edizione 2021 del Festival dell’Ospitalità: “è davvero di turismo che abbiamo bisogno?”
Destinazione Ospitale prima di Destinazione Turistica
L’economia turistica come la conosciamo, tende ad ascoltare il mercato, creare un’offerta che risponda alle sue esigenze e a ipotizzare un fatturato. Tutto questo, avviene troppo spesso in maniera frammentata tra i singoli operatori, la comunità è totalmente estranea a quello che succede e il territorio viene sfruttato.
Una Destinazione Ospitale ribalta i principi del turismo di massa e li sostituisce con altri propositi:
- mettere al centro la comunità, ascoltandola e cercando di fare emergere delle ispirazioni e la vocazione del territorio;
- mettere a sistema un’offerta pensata per valorizzare proprio questa vocazione;
implementare solo sviluppi che abbiano anche l’obiettivo di aumentare la FIL (Felicità Interna Lorda). Qualsiasi idea che non vada a impattare su questo aspetto, viene scartata.
E’ un processo continuo, che permette di creare quegli “anticorpi” (che sono la consapevolezza e l’identità del proprio territorio), che permettono di poter affrontare al meglio un processo di trasformazione in destinazione turistica, dove la comunità è parte integrante e il centro di tutto.
È la vocazione di un territorio, la sua storia, la sua cultura, la sua gente a definire una destinazione, ed è la comunità narratrice, facilitatrice e custode della destinazione stessa.
“Una Destinazione Ospitale è quel contesto territoriale e culturale, nel quale la comunità residente si riconosce in un sentimento collettivo che vive nei luoghi, nelle tradizioni e nel suo capitale simbolico. Il territorio si apre così con l’ambiente circostante e con la comunità temporanea di viaggiatori, condividendo il proprio patrimonio tangibile e intangibile in un evento sociale collettivo chiamato ospitalità.”